Inesattezze
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Il film 300 non è un documento
storico fedele in tutto e per tutto alla storia, ma un'opera tratta
dal fumetto di Frank Miller, che rispetto alla storia reale si era già
preso il permesso di narrare gli eventi in modo molto diverso dalla
realtà. ne segue un elenco delle maggiori inesatezze del film.
• Il film narra del viaggio di Leonida che contro il volere dell'oracolo
si muove in guerra. In realtà Leonida aveva il supporto degli
Efori, che non erano affatto sacerdoti, ma portò pochi uomini
dato che gli Efori preferirono concentrare il grosso dell'esercito nell'Istmo
di Corinto (la lingua di terra che dava accesso al Peloponneso, la regione
in cui si trovava Sparta) per meglio difenderlo. Altri dicono che Leonida
avesse portato pochi uomini, perché sapeva che molti non sarebbero
tornati.
• Nel film Leonida parte da Sparta con solo 300 uomini. In realtà
erano 2100 dato che ognuno dei 300 soldati spartani aveva al suo seguito
7 iloti.
• Il film narra che dopo il tradimento di Efialte rimasero solo
gli spartani a difendere il passo, mentre sappiamo che rimasero anche
700 tespiesi e 400 tebani (secondo Erodoto soltanto i tespiesi restarono
volontariamente, mentre i tebani furono costretti da Leonida).
• Efialte non era uno spartano, bensì un pastore che risiedeva
nei pressi del luogo di svolgimento della battaglia. Non viene specificato
nulla, inoltre, riguardo al suo aspetto, quindi non sappiamo se fosse
deforme o meno, anche se è risaputo che negli scritti greci i
malvagi venivano rappresentati come dei degli uomini dall'aspetto sgradevole
proprio perché esteriormente rispecchiavano il loro animo crudele.
• L'esercito persiano era realmente dotato di elefanti, ma non
si hanno notizie del loro utilizzo in quella battaglia; nell'assalto
del secondo giorno viene usato anche un rinoceronte da battaglia, ma
i rinoceronti non vennero mai usati come animali da guerra poiché
la loro scarsa vista rendeva loro facile confondere gli squadroni alleati
con quelli nemici e il loro carattere li rendeva impossibili da domare.
Per giunta si trattava di un rinoceronte africano, come suggeriscono
la pelle color avorio e i due corni, ed è impossibile che i persiani
ne avessero uno.
• Sono un'invenzione scenica anche i genieri dotati di esplosivi
e le strane creature mezzo uomini e mezzo bestie al servizio di Serse.
• I costumi e l'equipaggiamento dei persiani, nel film, sono molto
diversi. E' vero che tra i persiani, vi erano uomini di diversi nazionalità
e quindi con diversi costumi, ma nessuno dei costui descritti nel film
corrisponde alla realtà.
• Lo spartano che pronuncia la frase "Allora combatteremo
nell'ombra", nel film è chiamato Stilios, mentre Erodoto
disse che si chiamava Dienece.
• Il film inoltre tace o travisa molte consuetudini e leggi spartane,
ad esempio per andare in battaglia i soldati di Sparta indossavano armature
del peso di ben 20 kg al contrario dei mutandoni di cuoio che si vedono
nel film.
• Gli Efori non erano dei lussuriosi e deformi vecchi rosi dalla
lebbra, ma persone di rilievo nell'antica Sparta, regolarmente elette
da un senato, sebbene comunque facessero affidamento su delle prostitute
di notevole bellezza opportunamente scelte e fatte ubriacare per il
ruolo di oracolo.
• Nell'antica Sparta vi erano due re, e non uno solo.
• I bambini deformi o troppo gracili per affrontare la vita spartana,
secondo alcuni storici come Erodoto, erano gettati dal Monte Taigeto,
mentre altri dicono che fossero abbandonati sul monte in modo che se
un membro della casta inferiore avesse voluto adottare il bambino avrebbe
potuto farlo (tuttavia si ritiene che questo accadesse di rado).
• Il personaggio che viene chiamato Dilios nel film, che teoricamente
si salvò, in realtà si chiamava Aristodemo, e tornato
a Sparta fu odiato e deriso da tutta la città, poiché
sospetto di diserzione e condannato all'esilio dal quale scampò,
riabilitandosi nella battaglia successiva (la battaglia di Platea) nella
quale morì.
• Dilios non fu il solo superstite dei 300: un altro, Pantite,
si suicidò per vergogna e per questioni di onore: la civiltà
spartana non accettava la ritirata, né tanto meno la diserzione,
tanto che i familiari abbandonavano i guerrieri che riportavano ferite
sulla schiena dato che quelle erano un chiaro segnale di un tentativo
di fuga davanti al nemico.
• L'esercito greco di Platea era composto da 110.000 greci e non
da 40.000.
• Secondo le fonti storiche, il comandante degli spartani, durante
la battaglia di Platea, era Pausania e non Dilios (Aristodemo).
• Secondo Erodoto, Serse non inviò nessun messo a Sparta
né ad Atene, memore dei precedenti messaggeri inviati da Dario
I malamente uccisi.
• Nel film non compaiono gli alleati greci, che aiutarono gli
spartani nella battaglia delle Termopili.
• Il film presenta lo schieramento persiano secondo il modello
di Erodoto, che sosteneva fosse formato da più di un milione
di uomini (tanto da prosciugare interi fiumi): in realtà l' esercito
di Serse non era più grande di 300.000 uomini al massimo, cifra
comunque grandiosa che poteva essere eguagliata solo dalla popolazione
di una città come Atene nel V sec. a.C.
• Gli Immortali, la guardia personale del re persiano, nel film
sono descritti come guerrieri mostruosi e deformi, mascherati con costumi
in stile cinese/giapponese ed armati di ben due katane a testa. In realtà,
gli Immortali erano soldati scelti come guardie personali e non erano
affatto deformi e non vestivano in maschera. Inoltre, anche il loro
stile da combattimento (che ricorda quello dei ninja giapponesi) è
interpretato male nel film.
• All'inizio del film, Dilios cita due volte l'Inferno, ma questo
concetto non esisteva ai tempi degli spartani. A quei tempi si credeva
nel Tartaro. E' errata anche la frase di Dilios "l'anima nera come
l'inferno", poiché l'inferno cristiano è un luogo
di fiamme rosso, mentre il Tartaro greco era un luogo di ombre e spiriti.
• Gli Arcadi nel film usano armature uguali tra loro. In realtà
i soldati delle falangi greche, ad eccezione degli spartani, non avevano
tutti armature identiche a quelle dei compagni, poiché ognuno
era libero di "personalizzare" l'armatura a suo piacimento.
• E' un invenzione scenica anche l'uomo con chele al posto delle
mani che decapita il generale dell'esercito e il gigante Super Immortale
che viene decapitato da Leonida. Oltre a loro, molti dei soldati di
Serse sono ritratti con eccessiva brutalità e con aspetto mostruoso,
in certi casi deforme.
• Nel film, si narra che Dilios perde un occhio nella battaglia,
nella realtà non perse un occhio, tuttavia subì una grave
infezione all'occhio che convinse Leonida a mandarlo via.
• Nel film le navi della flotta che seguono l'esercito di Serse
scompaiono dopo una tempesta. In realtà la flotta, che era molto
meno numerosa di quanto viene descritta nel film, venne distrutta nella
battaglia navale di Salamina.
• Secondo quanto tramandato da Erodoto, dopo che la battaglia
delle Termopili fu conclusa i persiani catturarono quattro volte il
corpo di Leonida e quattro volte i greci lo recuperarono. Nulla di ciò
è presente o viene citato nel film. Addirittura Dilios rivela
che Leonida non aveva chiesto sepoltura e tributi, fatto altamente improbabile.
• Serse arriva in Grecia su un'improbabile carro d'oro, con attributi
dell'ariete e del leone. I persiani non viaggiavano così e l'ariete
non aveva particolare rilievo nella cultura persiana. Inoltre lo stesso
Serse è dipinto quasi come androgino e vagamente afro. Il regista
ha giustificato questa scelta affermando che in questo mondo si è
riuscito a creare un brusco contrasto con la mascolità dei guerrieri
spartani.
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